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Tav, i costi superano i benefici. Giachino: “Sì, ma perché sono stati calcolati in modo sbagliato”

L’analisi sulla Tav per stabilire i possibili costi e i benefici svolta dai professori nominati dal ministro per le Infrastrutture e i trasporti Danilo Toninelli è palesemente sbagliata su entrambi i fronti: sia dal lato costi sia dai benefici. Parola di Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti e oggi promotore della petizione sì Tav (che su change.org ha ottenuto oltre 110mila adesioni) che commentando le prime notizie diffuse dopo la consegna del rapporto sulla Torino-Lione avvenuta ieri in Francia al ministro francese Christian Masset, e secondo la quale i costi “sorpasserebbero” i benefici per un valore di 7 miliardi di euro, si è domandato “come si possa fare a considerare i benefici solo per 25 anni per un’opera che ne durerà almeno 200”. Giachino, che ha definito Toninelli e Di Maio “i nuovi barbari contro il lavoro del futuro, ha invitato l’Italia che vuole la Tav a riunirsi a Roma per protestare.

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