Strada Facendo

Infrastrutture: non realizzarle (e non collegarle fra loro) costerà molto caro all’Italia

“In questi giorni si è tornati a parlare dei costi del “non fare”, ovvero dei danni che producono i ripensamenti su cantieri e le opere pubbliche, tema  evidenziato tempo fa uno studio del professor Andrea Gilardoni, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Bocconi di Milano, e al centro di un dossier pubblicato sul Corriere della Sera. Un tema fondamentale per il futuro del Paese ed è preoccupante che ci sia chi non si rende conto che tutte queste incertezze possono innescare una nuova fase di stagnazione economica e i dati più recenti   non lasciano ben sperare”. Ad affermarlo è il presidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè  che nel suo “appuntamento settimanale” con gli associati della federazione di autotrasportatori di cui è vicepresidente nazionale, il Punto, on line sul sito www.conftrasporto.it, sottolinea un altro fatto fondamentale: “le imprese di autotrasporto, rispetto ad altre, hanno ricevuto dal Governo, attraverso la legge di stabilità, risposte che dimostrano attenzione, ma occorre sempre ricordare che il trasporto e la logistica sono sistemi complessi. Se la portualità non è permeabile, il trasporto via mare non è incentivato, altrettanto quello su ferro, e se infine ancora sulle infrastrutture non si danno certezze ma si ripropongono le ipotesi di sostanziali blocchi, il Paese non recupera competitività e le risorse assegnate affrontano solo la contingenza di un comparto”.

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