Nella campagna di sensibilizzazione, l’associazione evidenzia “alcuni semplici consigli che permettano ai genitori e ai parenti di evitare il cosiddetto “black-out mentale”, quel momento di amnesia dissociativa transitoria, sempre più presente in persone stressate dai ritmi casa-lavoro, dai pensieri di una vita logorata da mille criticità che mettono al secondo posto il bambino, in modo del tutto inconsapevole, ma sempre più spesso segnato dal dolore”, spiega il presidente Giordano Biserni.
Un aiuto può arrivare dalla tecnogia, dalle App, ma anche da un semplice promemoria sul telefonino programmato 10-15 minuti dopo l’orario d’ingresso del bambino all’asilo nido o alla scuola materna. L’Asaps sottolinea l’importanza di chiamare immediatamente il 112 o 113 nel caso in cui si veda un bambino solo in macchina e consiglia di lasciare degli oggetti personali, come la borsa, il telefono o la valigetta, sul sedile posteriore. Un altro consiglio è quello di avvisare sempre se c’è un cambio di programma nel riprendere o nell’accompagnare il bambino, così come è importantissimo farsi chiamare nel caso di un’assenza non programmata del piccolo all’asilo o dalla babysitter. Tra i consigli anche quello di installare un dispositivo di allerta che si attiva quando si spegne il motore. Ma l’Asaps lancia anche un appello urgente al Governo affinché sia subito ripresentata la proposta di legge che era già stata approvata in Commissione Trasporti alla Camera quando fu approvata una modifica del Codice della Strada all’articolo che tratta dell’obbligo dei seggiolini di ritenuta per bambini, in cui veniva aggiunto un comma che prevedeva come “tali sistemi di ritenuta per bambini devono essere equipaggiati con un dispositivo di allarme anti-abbandono rispondente alle specifiche tecnico-costruttive stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Clicca qui per vedere la campagna.
Credits: Asaps