Troppa attesa da una parte e troppo poca sicurezza (ma anche scarsità di servizi) dall’altra: sono queste le ragioni che hanno spinto i sindacati confederali a proclamare uno sciopero di 72 ore degli addetti all’autotrasporto di contenitori nel porto di Genova che scatterà dalla mezzanotte di mercoledì 11 luglio. Dopo avere atteso quasi quattro mesi che venissero trasformati in fatti concreti gli impegni presi il 5 marzo 2018 per migliorare le condizioni di lavoro dei camionisti senza alcun risultato, i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno comunicato il 27 giugno all’Autorità di Sistema Portuale e alle associazioni delle imprese la decisione di far scattare la protesta denunciando cinque situazioni che, in particolare, rendono difficilissima e non più sopportabile il lavoro sul piazzale dello scalo ligure: i lunghi tempi di attesa ai terminal per carico e scarico dei container; la mancanza di responsabilità sulla pulizia dei container; la presenza di container non accatastati correttamente e in modo non adatto per garantire l’incolumità dell’autista; la mancata remunerazione delle ore d’impegno degli autisti durante le attese per carico e scarico; la mancanza di servizi igienici e area ristoro.