Al termine della campagna, i dati raccolti saranno analizzati dal Politecnico di Torino e i risultati verranno illustrati a luglio, in occasione di una conferenza stampa a ridosso dell’esodo estivo. Negli anni, hanno spiegato gli organizzatori, si è riscontrato come l’iniziativa abbia portato risultati positivi ai fini dell’informazione e della sensibilizzazione degli automobilisti. “Grazie a Vacanze Sicure continuiamo a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di un’attenta e programmata manutenzione del veicolo, pneumatici in primo luogo, dal momento che viaggiare con gomme in perfetto stato di efficienza è una delle condizioni imprescindibili per la sicurezza dei nostri spostamenti”, ha detto Giovanni Busacca, direttore del Servizio Polizia Stradale. “Mettersi alla guida con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi, espone i conducenti a un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un gesto di irresponsabilità che si riflette negativamente anche su tutto il sistema della circolazione, di cui tutti noi siamo parte integrante. I controlli”, ha spiegato Giovanni Busacca, “confermano purtroppo che sono ancora molti i veicoli non in regola. Gli strumenti che abbiamo a disposizione per contrastare questa pericolosa tendenza e per garantire la sicurezza della circolazione sono una mirata informazione, un’attività di prevenzione, frequenti e mirati controlli e un approccio culturale al tema secondo una prospettiva che parli di “legalità sulle strade”. È importante far comprendere che non si tratta solo di evitare la sanzione pecuniaria, ma in gioco vi è la nostra e l’altrui sicurezza”. D’altronde con un parco auto sempre più vecchio (il 50 per cento ha più di 10 anni), la manutenzione deve assumere un ruolo fondamentale per la sicurezza stradale e la cura degli pneumatici dev’essere messa in prmo piano. La situazione non è di certo agevolata da “un manto stradale troppo spesso trascurato, pieno di buche ed avvallamenti”, si legge nel comunicato di Pneumatici sotto controllo, ed è per questo che “è necessario programmare controlli periodici dal gommista per far eseguire una verifica visiva dello stato dei pneumatici e del corretto gonfiaggio, anche e soprattutto in vista delle lunghe percorrenze che caratterizzeranno le vacanze estive”. Purtoppo, nonostante i rivenditori specialisti effettuino gratis le operazioni di gonfiaggio e verifica, sono pochi gli automobilisti che portano l’auto a fare un controllo. “Infatti oltre il 52 per cento degli automobilisti circola con gomme sottogonfiate”, ha detto Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, “un problema di sicurezza in quanto il veicolo trasmette insicurezza di guida per alterato comportamento e, con le alte temperature, il pneumatico si può surriscaldare sino al suo cedimento strutturale, ovverosia al suo scoppio. Inoltre, un pneumatico sgonfio produce un inutile danno all’ambiente in quanto fa aumentare i consumi di carburante fino al 15 per cento e produce una usura disomogenea del pneumatico che dovrà essere sostituito precocemente. I pneumatici vivono d’aria e l’aria non costa nulla ma è fondamentale per garantire le loro ottimali caratteristiche prestazionali”. Per questo motivo e per aiutare gli automobilisti a tenere sempre sotto controllo la pressione di gonfiaggio dei pneumatici l’Unione Europea, a partire dal 1° novembre 2014, ha reso obbligatorio l’impiego su tutte le autovetture di nuova immatricolazione, dei TPMS (Tyre Pressure Monitoring System). Si tratta di dispositivi che consentono all’automobilista di ricevere sul cruscotto una segnalazione dovuta a un problema legato alla pressione degli pneumatici.
Credits: Pneumatici sotto controllo