La revisione dell’auto era semplice. Troppo. E non importa se quel veicolo non possedeva i requisiti minimi per circolare. Il certificato veniva stampato lo stesso e il mezzo tornava sulla strada. L’attività illecita del centro di revisioni è stata scovata dagli agenti della Polizia stradale di Savona grazie alle telecamere per la videoregistrazione delle operazioni di revisione. L’officina è stata sequestrata.
Dalle immagini è emerso che nel centro di revisione veniva utilizzato un veicolo diverso per la prova dei fumi di scarico o dell’efficacia dell’impianto frenante, che la prova riservata all’impianto di illuminazione veniva fatta utilizzando ogni volta lo stesso faro posizionato su un piantone, che il titolare – “responsabile tecnico” della revisione – era assente. Non solo. Le immagini delle telecamere, spiega la Polizia, hanno immortalato “il mancato respingimento di un pick-up privo del faro posteriore sinistro, del sedile del passeggero e con un pannello in legno al posto del lunotto”. Dopo due settimane di osservazione, i poliziotti hanno eseguito “la perquisizione domiciliare a carico del titolare dell’attività e dei suoi dipendenti, la perquisizione e il sequestro della stessa officina, delle attrezzature e di ogni strumento o veicolo reperiti al suo interno e fittiziamente utilizzati per le prove dei gas di scarico e dei freni. Anche i veicoli revisionati in quella maniera palesemente irregolare, fatta emergere dai servizi di osservazione svolti dalla polizia giudiziaria, sono stati colpiti da provvedimento di sequestro penale preventivo. Durante le operazioni sono stati inoltre sequestrati il faro anteriore di un motoveicolo, dotato di autonomo impianto di alimentazione, che era utilizzato per simulare la prova dell’efficienza dei fari nonché un dispositivo per simulare in modo altrettanto artificioso la prova dell’impianto frenante dei veicoli”, spiega il comunicato della Polizia. I veicoli che avevano passato la revisione saranno richiamati dalla Motorizzazione Civile per una nuova verifica, ma passeranno dei guai anche i proprietari che, spiega la Polizia, “avendo assistito alle false operazioni di revisione, ne hanno di fatto avallato le irregolarità”.