Strada Facendo

Morta la bimba lasciata in auto. E la proposta di legge per l’allarme obbligatorio è ferma da 2 anni

È morta nel pomeriggio di mercoledì Gaia, la bambina di 18 mesi dimenticata in auto dalla mamma per circa quattro ore. La piccola era ricoverata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze in condizioni gravissime da martedì, quando la madre, una commerciante di Vada (Livorno) convinta di averla portata al mattino a un campo estivo, l’ha ritrovata in auto all’ora di pranzo.

Un altro caso di “amnesia dissociativa”, spiegano gli esperti, simile a quello di tre anni fa a Piacenza quando un papà dimenticò il figlio di due anni, che poi morì, in auto. Un padre che ora si batte affinché le auto siano dotate di dispositivi che impediscano di dimenticare un bambino sul seggiolino. Ma la politica, almeno per ora, se ne è dimenticata. In realtà, ha ricordato Sinistra Italiana in un comunicato nel quale chiede di “rendere obbligatorio un sistema di allarme che segnali la presenza di un bambino in auto e scongiuri future tragedie”, in Parlamento da ottobre 2014 “è depositata una proposta di legge di Sinistra Italiana per affrontare il problema (primi firmatari Gianni Melilla, Scotto, Zaratti, Quaranta, Farina, Ricciatti, Pannarale, Nicchi)”. “Appare quanto mai urgente”, si legge nell’introduzione alla proposta di legge, “introdurre nuove disposizioni nel codice della strada, in forza delle quali diventi obbligatorio adottare un sistema di allarme che segnali la presenza del bambino nel seggiolino del veicolo e scongiuri possibili e inspiegabili tragedie. Sotto tale profilo si segnala, ad esempio, l’esistenza di un brevetto italiano, premiato dal Centro Nazionale delle Ricerche e messo a punto da un gruppo di studenti di un istituto tecnico di Bibbiena. Il dispositivo si chiama ‘seggiolino salva bimbi’ e segnala la presenza del bambino nel seggiolino quando si spegne il motore e si chiude la portiera dell’automobile. Con la presente proposta di legge si propone una modifica all’articolo 172 del codice della strada rendendo obbligatoria l’adozione di un sistema di allarme che segnali la presenza di un bambino nel seggiolino a bordo del veicolo”.

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