Strada Facendo

I terroristi useranno i camion come armi. L’allarme era stato lanciato mesi fa

“Tir imbottito di armi: c’è chi aveva previsto l’uso dei camion da parte dei terroristi”. Fa effetto rileggere, a poche ore di distanza dalla strage di Nizza, dove un camion è stato guidato contro la folla riunita per i festeggiamenti del 14 luglio uccidendo 84 persone e ferendone un centinaio, un titolo simile. Quel titolo, pubblicato proprio su stradafacendo.tgcom24.it nel novembre di un anno fa, riassumeva il pensiero del presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggé, che intervenendo sugli attentati terroristici in Francia aveva lanciato l’allarme, affermando come “i drammatici eventi verificatisi in questi giorni in Francia dimostrano quanto sia indispensabile rafforzare i controlli nel settore dei trasporti. In particolare dell’autotrasporto perché”, aveva sottolineato Paolo Uggè, “non è un mistero, potrebbe essere un vettore scelto per far circolare in modo illegale uomini e armi”. E perché il mondo politico non lasciasse cadere l’Sos, Paolo Uggé aveva portato un esempio che avrebbe dovuto, da solo, far scattare altissimo l’allarme: il sequestro di un carico di armi da guerra (quasi circa 800 fucili a pompa, provenienti dalla Turchia e diretti in Germania, Olanda e Belgio) scoperto dagli uomini della Guardia di finanza e delle Dogane al porto di Trieste. “Ci sono dichiarazioni che suonano come premonizioni. E che dovrebbero far riflettere molti politici (e non solo) sulla necessità di ascoltare chi, probabilmente, ha maggior esperienza di loro in determinati settori, o forse ha maggiori capacità di lettura degli eventi”: così iniziava l’articolo pubblicato a fine novembre su stradafacendo che ricordava anche l’utilizzo dei camion per compiere altri reati, come il trasporto di clandestini, col ritrovamento, nell’agosto scorso, di 70 cadaveri abbandonati nel cassone di un camion lasciato incustodito lungo l’autostrada tra i boschi austriaci,  a 50 chilometri da Vienna, nel cuore della “civilissima” Europa. “Solo una vera politica dei controlli contro traffici di armi ed esseri umani potrà funzionare”, aveva concluso il presidente di Conftrasporto . “Perché di fronte a situazioni eccezionali occorrono eccezionali decisioni”. Sul Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste sul web, si legge che su Inspire, rivista del jihadismo, al Qaida suggerì di “usare i camion come delle falciatrici, non per tagliare l’erba ma per falciare i nemici di Allah”. Esattamente come ha fatto il camionista franco tunisino autore della strage a Nizza. Situazioni e dichiarazioni sufficientemente eccezionali per prendere misure adeguate in materia di controlli sull’autotrasporto?

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