Quasi un incidente su cinque (il 18,6 per cento) è un tamponamento. Lo sostiene il Centro studi Continental che elaborando dati Istat ha fornito un quadro di questo tipo di sinistri. Dal 2010 al 2014 i tamponamenti sulla strade italiane sono passati da 38.801 a 32.947, con una diminuzione percentuale del 15,1 per cento. Nello stesso periodo di tempo gli incidenti in generale sono passati da 212.997 a 177.031, con un calo del 16,9 per cento. Come si vede, commenta il Centro studi Continental, “gli incidenti sono calati di più (anche se di poco) rispetto ai tamponamenti”.
Un andamento, si legge in una nota, confermato anche dal calcolo della percentuale di incidenza dei tamponamenti sul totale degli incidenti: se nel 2010 i tamponamenti rappresentavano il 18,2 per cento del totale degli incidenti, nel 2014 questa percentuale è cresciuta, giungendo al 18,6 per cento. La regione nella quale avvengono più tamponamenti è la Lombardia (6.249 nel 2014), seguita da Lazio (4.191) ed Emilia-Romagna (3.515), tre regioni “in cui la rete stradale è molto sviluppata e in cui i volumi di veicoli che si spostano sono molto alti. D’altra parte, nelle regioni più piccole, con una rete stradale meno sviluppata e un traffico meno intenso, il numero di tamponamenti è più basso. Per questo in fondo alla graduatoria regionale ci sono Basilicata, Molise e Valle D’Aosta”, spiega il Centro studi Continental che indica anche la strada giusta per ridurre questo tipo di incidenti: “porre una maggiore attenzione alla guida, fare revisionare a norma di legge i veicoli, evitare di guidare quando si è stanchi”.