L’obiettivo, spiega una nota del ministero dei Trasporti, è quello di mantenere alto il livello di attenzione, aumentando al contempo l’informazione diretta all’opinione pubblica sui rischi connessi all’uso dei veicoli e sull’importanza del rispetto delle norme del Codice della strada. Infatti, i dati Istat relativi al primo semestre del 2015 indicano una inversione del trend di diminuzione della mortalità in atto dal 2001 con un aumento dell’1,0 per cento del numero delle vittime, mentre confermano una diminuzione degli incidenti (-2,9 per cento) e dei feriti (-3,8 per cento). In particolare, fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni l’incidente stradale è la principale causa di morte. “Mettersi per strada è una cosa seria”, afferma il ministro Graziano Delrio. “Le cause di incidenti mortali sono principalmente legate ai comportamenti personali. Quando ci mettiamo alla guida di un’auto o di altri mezzi, siamo tutti chiamati alla responsabilità verso la nostra vita e quella degli altri. Il rispetto di misure semplici, ma obbligatorie, come l’utilizzo di cinture posteriori e anteriori o del seggiolino per i bambini, contribuirebbe in modo importante alla salvezza di vite umane”. La campagna esce proprio a ridosso dell’esodo pasquale. “Tornare indietro è impossibile: resta sulla buona strada” è il claim utilizzato. Protagoniste sei persone diverse per cinque cause diverse che provocano incidenti mortali. “L’obiettivo”, spiega sempre il ministero dei Trasporti, “è quello di trasmettere un messaggio semplice ed efficace: la sicurezza sulla strada è responsabilità di ciascuno di noi. E ogni singolo, attraverso il proprio comportamento, è coinvolto e chiamato in causa personalmente”. Gli spot si possono vedere cliccando qui.
Credits: ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti