“Il costo della Metro C non è alto, è di circa 138 milioni al chilometro, meno della metro di Parigi che costa 200 milioni al chilometro, meno della media europea che è tra i 180 e i 200 milioni al chilometro”. Lo ha detto il presidente del Consorzio Metro C, Franco Cristini. “Il costo dell’opera è di poco inferiore ai tre miliardi (2,97) di conto economico complessivo, iva compresa. In otto anni di lavori”, ha spiegato, “abbiamo realizzato 18 chilometri, 21 stazioni e un deposito”.
“I lavori”, ha detto Cristini a margine dell’assemblea Abi, “sono cominciati nel 2007 e in otto anni in pratica abbiamo lavorato a ritmi di oltre due chilometri all’anno. È un’opera importante: una metro ad automazione integrata tra le più avanzate al mondo, tutta realizzata con tecnologia italiana”, ha spiegato Cristini che presiede il consorzio composto da Astaldi, Vianini Lavori, Ansaldo Sts, Cmb e CCC che sta realizzando la linea C della metropolitana della Capitale. Le stazioni funzionanti della linea C sono 21 su 24, 13 i treni. L’opera è al centro di una lunga polemica con un dibattito accesissimo tra pubblica amministrazione e costruttori: ultime puntate l’assenza all’inaugurazione dell’ultimo tratto inaugurato lo scorso giugno dei costruttori che lamentano un mancato pagamento dei lavori per circa 200 milioni d una relazione dell’Anac inviata alla Corte dei Conti su tempi e costi di realizzazione. L’investimento iniziale previsto era di circa 2,2 miliardi, aumentati di circa un terzo fino ad arrivare agli attuali 2,97, di cui 310 milioni per le varianti ritenute necessarie dal committente e 230 milioni per i costi derivati dalla maggiore durata dei lavori in seguito alle varianti.