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Vietato scioperare durante l’Expo? I problemi dei trasporti non si risolvono così

“Il divieto per decreto degli scioperi senza affrontare i problemi complessi del settore trasporti non è la soluzione migliore. Mancando la Consulta dei trasporti e della logistica, inopinatamente chiusa dal Governo Monti, Forza Italia suggerisce la convocazione urgente di un tavolo del settore. Un settore cui si deve la movimentazione della nostra economia e che perciò stesso merita una attenzione importante. A un Governo attento e responsabile, come il Governo Berlusconi, nel giugno del 2010 il settore firmò la pace sociale per 18 mesi”. Con queste parole, scritte in una lettera inviata al ministro ai Trasporti e alle infrastrutture Graziano Delrio, il responsabile nazionale  per i trasporti di Forza Italia Bartolomeo  Giachino è intervenuto sul caso della possibile cancellazione degli scioperi  dei mezzi pubblici durante i sei mesi d’apertura dell’Exp, chiesta ai sindacati dal presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi  Roberto Alesse per garantire, proprio grazie a questo semestre di “pace sociale” la miglior riuscita dell’evento internazionale. “Che Expo funzioni al meglio, con un Paese che dà il meglio di se agli occhi del mondo, è nell’interesse generale anche perché insieme alla Sindone a Torino e al Giubileo romano di fine anno, sarà la più importante occasione di crescita economica e occupazionale del Paese”, afferma Bartolomeo nella sua lettera al ministro Delrio, “ma imporre la pace sociale per decreto rischia di creare contraccolpi ancora più gravi”. Il  responsabile nazionale  per i trasporti di Forza Italia, al termine della riunione della Consulta nazionale dei trasporti e della logistica, che ha esaminato i problemi dei porti, dei trasporti, del servizio taxi e delle carrozzerie, ha infine invitato il ministro “a incontrare al più presto le rappresentanze del settore a partire dall’autotrasporto, che subisce più di tutti gli effetti della crisi e gli effetti per  esempio della caduta del viadotto sull’autostrada Catania Palermo cosicché le normali difficoltà a raggiungere i mercati del nord con le produzioni agroalimentare della Sicilia vengono ulteriormente ampliate dalle deviazioni del traffico”.

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