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Come convertire la patente italiana se vivete all’estero, le procedure da seguire

Ci sono moltissimi italiani in giro per il mondo. E muoversi con il mezzo privato per quasi tutti può diventare indispensabile. Così chi vive stabilmente all’estero si trova a dover convertire una patente di guida italiana in una estera. Esistono accordi tra gli Stati in Europa e anche fuori dall’Europa per la conversione reciproca dei documenti di guida. Non è raro però che l’autorità straniera possa chiedere una serie di informazioni scritte sulla vostra abilitazione.

In ambito comunitario lo scambio di informazione avviene sempre più spesso direttamente tra le autorità competenti. L’unica cosa che lo Stato potrebbe ancora chiedere all’utente è un attestato contenente i dati della patente di guida. Questo attestato può essere rilasciato unicamente dagli uffici della Motorizzazione Civile italiana. L’attività di certificazione non è però legata al luogo di residenza del richiedente o all’ufficio che ha rilasciato la patente. Chi vive non troppo lontano dal confine italiano potrà quindi recarsi nei primi uffici della Motorizzazione che incontra entrando in Italia. Oppure gli interessati alla conversione del documento di guida potranno rivolgersi a qualsiasi ufficio della Motorizzazione attraverso un delegato (nella delega si dovrà precisare il motivo della richiesta). Per ottenere il documento servono due bollettini postali un versamento di 32 euro (16 per l’istanza e 16 per il certificato) sul conto corrente n. 4028 e uno da 9 euro sul conto n.9001. Le attestazioni non possono invece essere rilasciate dai consolati. A questo link (clicca qui) potente scaricare e stampare l’allegato necessario. Si deve fare particolare attenzione alle patenti B conseguite prima del 1° gennaio 1986 nella conversione dovrà infatti comparire anche la patente A.

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