Strada Facendo

Basta bagarini del trasporto. La Fai contro le aziende che non hanno camion

Michele Piazzolla“Purtroppo viviamo in un territorio dove le imprese sono cresciute solo individualmente, mentre oggi, con la crisi che stiamo vivendo, occorre più che mai dialogare. Inoltre viviamo in una realtà in cui molte aziende sono in balia dei cosiddetti “bagarini”, in altre parole pseudo trasportatori senza alcun mezzo proprio, i quali sono infiltrati nel nostro settore dell’autotrasporto a nostro discapito”.Così Michele Piazzolla, presidente della neonata Fai Conftrasporto dell’Alto Barese, ha risposto ai giornalisti di Trasporto commerciale che lo invitavano a individuare i principali problemi legati all’autotrasporto sul territorio. “Territorio che, essendo in una posizione geografica favorita, presenta grandi potenzialità che sfortunatamente sono poco sfruttate”, ha aggiunto Michele Piazzolla, che nell’intervista, pubblicata sul numero in edicola da febbraio, ha anche spiegato come “per rilanciare l’economia della zona non ci sia bisogno di creare infrastrutture nuove ma di far funzionare quelle già esistenti, per esempio riportando in vita il porto di Taranto che sarebbe in parte un punto di partenza per il rilancio dell’economia e anche un modo per risollevare una situazione di disagio economico sociale, utilizzando il trasporto combinato non solo con il treno, ma anche con le navi, sia a livello nazionale e sia a livello internazionale, sfruttando proprio le potenzialità del commercio che potrebbero derivare non solo dal porto di Taranto ma anche da quello di Bari”. Problemi risolvibili, secondo Michele Piazzolla, a condizione “di superare la mancanza di un vero nesso tra associazioni di categoria e autorità per proporre i problemi del territorio”; di cancellare “infiltrazioni’ in molte imprese che ne impediscono il corretto funzionamento”; di creare “consorzi per competere a livello nazionale e internazionale e consolidare le conoscenze a livello europeo in quanto anche il nostro dovrebbe essere un settore globalizzato e perciò è importante sostenere e credere nei nostri rappresentanti”.

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