Strada Facendo

Omissione di soccorso, il reato sarà depenalizzato? “Renzi ci dia una risposta”

Foto UissMentre la stragrande maggioranza degli italiani chiede pene più severe e, soprattutto certe, per chi al volante di un’auto, magari sotto l’effetto di alcol o droga, investe e ferisce o addirittura uccide delle persone incolpevoli, il Governo guidato da Matteo Renzi si prepara invece a depenalizzare il reato di omissione di soccorso? La notizia, diffusa nel giorni scorsi, sta mettendo in allarme decine di migliaia di persone stanche di veder impuniti pirati della strada e delinquenti del volante oltre ai responsabili di diverse associazioni, fra cui quelle aderenti all’Uiss, l’unione italiana per la sicurezza stradale che in un comunicato auspicano che possano risultare prive di fondamento le voci secondo le quali “il Governo Renzi avrebbe emanato, o starebbe per emanare, un decreto legislativo, attuativo della legge delega n.67 del 2014 che depenalizzerebbe il reato di omissione di soccorso. Tali voci sono ritenute incredibili”, si legge nel comunicato, “in quanto un eventuale provvedimento di tal fatta contrasterebbe, nella maniera più assoluta, con quanto detto e scritto, innumerevoli volte, dal presidente del Consiglio, sin dall’inizio del suo mandato. È infatti  impossibile dimenticare che egli è stato il primo presidente del Consiglio che ha trattato il tema dell’incidentalità stradale nel suo primo discorso alle Camere. Così come sarebbe lungo elencare tutte le volte in cui ha ribadito che l’introduzione del nuovo reato di “omicidio stradale” è un punto fermo del suo programma di governo”. Il documento è stato firmato dai responsabili di tutte le associazioni aderenti all’Uiss, ovvero Aefvs (Associazione europea familiari e vittime della strada-onlus), presieduta da Lilia Gaviani Dell’Amore; Aguvs (Associazione gruppi uniti… tutela e giustizia per le vittime della strada-onlus), presieduta da Maurizio Bisanti; Aifvs (Associazione italiana familiari e vittime della strada-onlus), presieduta da Alberto Pallotti; Amcvs (Associazione mamme coraggio e vittime della strada-onlus), presieduta da Silvana Tavoletta; Associazione giustizia per gli angeli, presieduta da Annalaura Origo;  Associazione Marco Pietrobono-onlus, presieduta da Simonetta Piezzo;  Associazione Matteo La Nasa, presieduta da Croce Castiglia; Associazione Roberto Cocco per la sicurezza stradale, presieduta da Franco Cocco; Associazione sociale e culturale L’Incontro di Roccarainola in memoria di Francesco Pignatiello, presieduta da Aniello Miele; Associazione Valore Donna, presieduta da Valentina Pappacena; Associazione vittime della strada A16 -Uniti per la vita, presieduta da Giuseppe Bruno; L’Italia vera, presieduta da Barbara Benedettelli. Inoltre hanno sottoscritto il comunicato anche i responsabili di altre tre associazioni non aderenti all’Uiss: Associazione Flavio Arconzo – vittime della strada e della giustizia, presieduta da Katia Schiavone; Associazione Lorenzo Guarnieri, presieduta da Stefania Guarnieri e il blog/gruppo facebook “Automobilista responsabile”,  rappresentato da Alfredo Giordani.

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