Strada Facendo

Revisioni false? Il ministero cambia le regole e si affida a una nuova tecnologia

Cambiano le regole per le revisioni delle auto. Con la tecnologia che aiuta la sicurezza stradale cercando di smascherare abusi che mettono a rischio la vita delle persone. “A un anno dall’incidente dell’autobus che costò la vita a 40 persone, e la cui revisione risultò falsa”, spiega il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, cambiano le regole con la tecnologia applicata alla verifica remota dell’esito della revisione, con la vigilanza remota sull’attività delle officine di revisione (veicoli “leggeri”) e con l’evoluzione e l’estensione del sistema informatico MCTCNet (MCTCNet2).

Come funziona? In corso di accertamento tecnico di revisione, spiega il ministero in una nota (clicca qui), “i dati di esito delle prove strumentali (frenometro, opacimetro, etc.), assieme all’immagine della targa del veicolo, sono trasmessi real time al CED del Dipartimento. Tutti i dati sono corredati da “time stamp” che assicura la sincronia delle diverse rilevazioni strumentali e, conseguentemente, la coerenza delle stesse. La trasmissione è protetta da possibili corruzioni grazie ad avanzati sistemi di criptazione. Il CED del Dipartimento processa i dati trasmessi e rilascia la certificazione di esito regolare della revisione soltanto condizionatamente all’esito positivo delle rilevazioni strumentali registrate”.
La nuova tecnologia consente – rileva il Ministero – un controllo puntuale della veridicità ed effettività delle prove, un controllo puntuale sull’adeguatezza degli esiti e il popolamento di una banca dati completa sullo stato di efficienza dei veicoli circolanti.
Quanto all’avvio di MCTCNet2, è previsto in due fasi: dal 1 luglio 2014 aggiornamento dei software presso le officine di revisione; dal 1 novembre 2014 adeguamento delle apparecchiature di revisione. A partire dal 1 novembre 2015, potranno essere impiegate nelle officine di revisione soltanto apparecchiature conformi al sistema MCTCNet2.
È inoltre prevista, conclude il ministero, l’estensione del modello alle revisioni dei mezzi “pesanti” (negli Uffici della Motorizzazione Civile e sedi esterne).

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