Strada Facendo

Trasporto intermodale, l’Emilia Romagna accelera stanziando 2,4 milioni di euro

La Regione Emilia Romagna ha deciso di incentivare il trasporto intermodale con origine o destinazione in ambito regionale mettendo a disposizione un contributo di 2,4 milioni di euro in tre anni per trasporti ferroviari o fluvio-marittimi di nuova iniziativa che trasferiscano le merci dalla modalità stradale, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento prodotto dagli automezzi pesanti, la congestione e lo sfruttamento delle infrastrutture viarie, diminuendo così anche il rischio d’incidenti. “Una decisione ancor più apprezzabile se letta alla luce delle ristrettezze economiche, a testimonianza di una sensibilità verso uno sviluppo logistico orientato alla sostenibilità in una regione che è forte crocevia di molti flussi merceologici, anche di solo passaggio”, ha commentato il presidente della Fai dell’Emilia Romagna Leonardo Lanzi. “La possibilità di ottenere il nuovo contributo, riservata esclusivamente ad autotrasportatori o imprese ferroviarie, meno incentivate,  può rappresentare un’opportunità di crescita delle nostre imprese di autotrasporto in chiave di operatori multimodali integrando l’autotrasporto al trasporto ferroviario e sviluppando nuovi asset aziendali verso una cultura più evoluta e più europea anche per contrastare fenomeni di dumping e cabotaggio”. Leonardo Lanzi ha voluto anche sottolineare come “ancora una volta l’Emilia-Romagna si contraddistingua per l’attenzione rivolta allo sviluppo economico  incentivando il settore dei trasporti spesso oggetto di misure contrapposte da parte di altri enti. In aggiunta al bando contributivo la stessa Regione, tramite il proprio Istituto di ricerca sui trasporti e la logistica, sta progettando sinergie tra il porto di Ravenna, unico porto regionale e di assoluta rilevanza nazionale, e l’interporto di Parma mettendo a frutto anche la possibilità di partecipare ai contributi, uno sforzo ulteriore meritevole di essere ripreso e riproposto in altri ambiti come per esempio fece nel 2011 il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino incentivando su scala nazionale l’intermodalità ‘mutuando’ quanto la Regione Emilia Romagna  aveva già messo in essere”.

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