Approfitto dell’opportunità messa a disposizione del mondo dell’autotrasporto da stradafacendo.tgcom24 con la rubrica “Noi trasportatori diciamo che…” per segnalare una problematica che riguarda la viabilità in generale (non solo per i mezzi pesanti) nel territorio parmense dove, per motivi di sicurezza, sono stati chiusi ben quattro cavalcavia posizionati sulla A1 in quanto la concessionaria autostradale non ha adeguato, nonostante ripetuti inviti da parte dell’amministrazione comunale, le barriere di protezione degli stessi. Questa decisione riguarda solo i cavalcavia di gestione Comune di Parma, in quanto su strade che interessano solo questo ambito territoriale, e due dei quali svolgono funzioni strategiche anche a servizio di importante quartiere industriale! Non vorrei che tale esempio venga copiato anche dalla nostra amministrazione provinciale che ha già un dossier aperto con la Società Autostrade relativamente ai transiti eccezionali per massa sempre sui viadotti. Penso sia facile immaginare i forti disagi al traffico pesante con Tir che, a causa delle deviazioni, si trovano a svolgere manovre di inversione in strade a sole due corsie (una per senso di marcia), perché una colpa da additare alla giunta è quella del mancato preavviso soprattutto agli operatori economici (aziende insediate e autotrasportatori), anche se la colpa principale rimane in capo alla Società Autostrade che nonostante i consueti rincari annuali dei pedaggi non ha messo in sicurezza i propri cavalcavia. Forse perché sui tratti di strade comunali e provinciali che passano sui cavalcavia non si paga il pedaggio? Un dato comune è che sul nostro territorio provinciale sta diventando un problema avere i cavalcavia che sovrappassano l’autostrada A1, arteria che taglia in due la nostra provincia. Non dimentichiamo che in caso di incidente autostradale con chiusura della arteria autostradale, sono proprio le povere, massacrate e non correttamente mantenute strade comunali e provinciali a ovviare alla circolazione stradale. Si parla tanto di competitività del Paese… È ora di dare seguito a questi che per ora sono solo ‘slogan’.
Leonardo Lanzi (presidente Fai Parma)