Sono 101 i cantieri bloccati che l’Italia deve far ripartire per viaggiare verso il futuro. Legambiente ha raccolto la sfida lanciata dal premier Matteo Renzi in vista del decreto Sblocca Italia per individuare procedimenti fermi da anni, per ritardi o inconcludenze della pubblica amministrazione e ha individuato un primo blocco di 101 cantieri “che ancora non hanno visto la luce per responsabilità diverse”. La voce più consistente, spiega l’associazione, riguarda il sistema dei trasporti (ferrovie, trasporti urbani, mobilità dolce), insieme alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico.
Nel dossier #sbloccafuturo di Legambiente ci sono opere “tra di loro molto diverse, sia per impegno finanziario che per consistenza dell’intervento. La più drammatica è senza dubbio la situazione che si sta determinando a L’Aquila e negli altri 56 Comuni colpiti dal terremoto 2009, dove il finanziamento di centinaia di progetti, già approvati e pari circa ad un miliardo di euro, sono bloccati dal patto di stabilità europeo”.
L’oscar del paradosso, spiega Legambiente (clicca qui per tutti i dettagli), se lo aggiudicano “a pari merito il progetto dell’idrovia Padova-Venezia, avviato nel lontano 1963, e l’abbattimento dell’albergo sulla scogliera di Alimuri, a Vico Equense, la cui procedura di abbattimento è partita anch’essa nel 1963”. Restando nel campo dei trasporti, vengono citate la ristrutturazione della Circumvesuviana, il risanamento della galleria cittadina Montebello–piazza Foraggi a Trieste, l’ammodernamento della linea ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza o la chiusura dell’anello ferroviario di Roma, dove dal 1990 si aspettano 5 chilometri di collegamento ferroviario per “chiudere il cerchio”. Clicca qui per scaricare il dossier integrale di Legambiente.