Le microcar non sono sicure: “Carenze in caso di impatto frontale e laterale”
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Le microcar non sono sicure. L’allarme arriva dall’Aci che ha esaminato con il programma EuroNcap quattro quadricicli molto diffusi sul mercato: Renault Twizy 80, Club Car Villager 2+2, Tazzari ZERO e Ligier IXO J line 4 posti. “Pur omologati per la circolazione su strada, tutti hanno ricevuto votazioni estremamente basse e alcuni si sono dimostrati addirittura pericolosi in caso d’urto, manifestando gravi carenze sia nell’impatto frontale sia in quello laterale”, spiegano i responsabili dell’Aci in un comunicato.
I test sono stati effettuati con un protocollo diverso rispetto a quello utilizzato con le auto, quindi i quadricicli non sono classificati con le tradizionali “stelle” EuroNcap. Diversa anche la velocità di impatto, di soli 50 km/h rispetto a 64 km/h, visto l’utilizzo prettamente urbano di questa tipologia di veicoli. Nessuno dei mezzi testati ha raggiunto il 50 per cento del massimo punteggio potenziale. “Ligier e Tazzari”, spiega l’Aci, “sono stati i meno performanti nell’impatto frontale: per la rottura della copertura sopra il guidatore o del sedile, in caso di incidente il conducente sarebbe esposto a gravi rischi di infortunio. La struttura di Club Car si è praticamente distrutta nel test dell’impatto frontale. Renault Twizy – l’unico con airbag – offre una protezione migliore, ma la struttura rigida e il comportamento del sistema di ritenuta ne compromettono fortemente la sicurezza”. Nel dettaglio, su un punteggio massimo raggiungibile di 16, la Renault Twizy è arrivata a 6, la Tazzari a 4, la Club Car e la Ligier a 2.
Nel triennio 2010/2012 si sono verificati 2.152 incidenti che hanno coinvolto almeno un quadriciclo, per un totale di 2.922 feriti e 40 morti. Oltre il 40 per cento dei conducenti feriti ha un’età compresa tra i 14 e i 18 anni. Ora, spiega l’Aci, “servono più investimenti da parte dei produttori” per integrare “gli equipaggiamenti standard con i più comuni dispositivi di sicurezza oggi presenti a bordo di tutte le auto”. Credits: Aci