Strada Facendo

Lo smartphone si ricarica pedalando: con Lightcharge e la dinamo della bici

Pedalare fa ricaricare le pile: libera dallo stress, permette di entrare in contatto con la natura, aiuta a mantenere la forma fisica. Ma la bicicletta ora permette anche di ricaricare le batterie: quelle di cellulari, smartphone, lettori mp3. Per farlo basta collegare Lightcharge alla dinamo della bicicletta. Così, semplicemente pedalando, tutti gli apparecchi elettronici potranno essere sempre carichi. Ma come funziona?

Il dispositivo ideato dall’italianissima Twin Heads di Padova, è un convertitore che trasforma la corrente alternata in corrente continua in grado di sfruttare le basse velocità della bicicletta per produrre una fonte d’energia utile alla ricarica di strumenti predisposti per l’alimentazione Usb a 5V. Lightcharge è tascabile, pesa poco (solamente 23 grammi), è semplice da installare, ed è ora proposto anche in versione rimovibile: in questo modo si evitano i furti e si può utilizzare su più biciclette semplicemente acquistando più cavi di collegamento. Tra l’altro, per diminuire la fatica provocata dalla dinamo, la Twin Heads ha ideato un accessorio che rende la vita ancora più facile: si tratta di un dispositivo in gomma che aumentando le dimensioni della testa della dinamo da 20 a 28 millimetri riduce l’effetto frenata. La particolarità di Lightcharge è quella di poter essere alimentato in corrente alternata, per esempio dalla dinamo di una bici, ma anche da corrente continua a partire da 3V fino a 18V. Quindi con appositi cavi può essere usato in bicicletta, in auto, in moto, in barca. E in caso di necessità, con la batteria del cellulare scarica e lontani da qualsiasi fonte di energia, si può alimentare Lightcharge anche con comuni batterie usa e getta. Tra l’altro, la Twin Heads ha recentemente ideato un altro prodotto, LightchargeRLS, un semplice sistema alimentato sempre via usb, che dotato di due led ad alta efficienza (uno bianco e uno rosso da posizionare rispettivamente nella parte anteriore e posteriore della bici) garantisce la completa visibilità del ciclista di notte ma anche di giorno.

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