Strada Facendo

Cuba, le auto nuove sono troppo care. Già finita la rivoluzione a quattro ruote?

La libera vendita di automobili a Cuba dopo cinquant’anni di restrizioni ed embargo era stato salutato sull’isola caraibica come una piccola rivoluzione economica (clicca qui). Il sogno di mettersi al volante di una quattro ruote fiammante si è però immediatamente infranto per la grande maggioranza dei cubani. “L’euforia ha lasciato subito il posto alla rabbia”, si legge sul portale euronews.it, “il costo è fino a dieci volte superiore a quello europeo. Inaccessibile per salari mensili medi che si aggirano sui 20 dollari. 

“Un dipendente statale che vive del suo stipendio non può acquistare una di queste vetture con prezzi del genere. Avrà bisogno di 40 anni per ripagare un prestito”, dice Guillermo Flores, ingegnere informatico. A Cuba – spiega sempre euronews.it – prima si poteva acquistare una nuova vettura solo con un permesso dello Stato. Questa liberalizzazione, rivoluzionaria sulla carta, ha dovuto fare letteralmente i conti con l’aumento delle tasse sulle importazioni di veicoli che raddoppiano il prezzo. I cubani non diranno addio troppo presto alle automobili americane anni Cinquanta che, forse, per molto tempo ancora faranno parte dell’arredo urbano di Cuba”.

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