Continua ad aumentare il numero di imprese di autotrasporto che hanno deciso di agire legalmente per ottenere il risarcimento per il mancato funzionamento del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti mai entrato in funzione. Nelle scorse settimane il solo studio legale Callipari di Verona, al quale Fai Conftrasporto aveva dato mandato di avviare la procedura per la messa in mora del ministro dell’Ambiente per il mancato funzionamento del Sistri, ha proceduto a notificare e a iscrivere a ruolo presso gli uffici giudiziari di Roma (a seconda del valore della causa, Tribunale e Giudice di Pace), oltre 90 citazioni promosse da altrettante aziende di autotrasporto. Imprese che chiedono al Ministero dell’Ambiente di essere risarcite dei danni sofferti a causa del mancato funzionamento del Sistri e del conseguente rinvio della sua messa a regime. Le richieste risarcitorie variano da un minimo di 500 euro a oltre 10mila euro. Le prime udienze di trattazione sono fissate per la metà del mese di luglio.