Audi e Mercedes oggi costruiscono alcune parti strutturali delle auto in leghe leggere e adesivi industriali realizzati con sostanze chimiche come le poliolefine utilizzate per i cordami delle racchette da tennis o per alcune tipologie di scarpe. Nell’auto sono sempre più richiesti i materiali leggeri che resistono alle sollecitazioni della velocità, alle alte temperature e alle pressioni torsionali.
L’attuale mercato dei collanti per l’industria dell’auto, riferisce Automotive News, vale tra due e tre miliardi di euro che significa meno del 10 per cento dell’intero mercato dei collanti. Gli analisti prevedono, nei prossimi 5-10 anni, una crescita di almeno un terzo, rispetto agli attuali consumi di 15 kg/ora. Gli adesivi strutturali più efficaci serviranno ad assemblare e irrigidire gli elementi portanti della scocca e i componenti mobili, come porte, paraurti e montanti. “Chi produce collanti con un potere adesivo forte e stabile, da inserire facilmente nel processo produttivo di un’automobile” spiega Fabrice Roghe, specializzato nei beni industriali al Boston Consulting Group di Duesseldorf “riuscirà a ottenere buoni margini di guadagno”.