50 anni di storia dell’autotrasporto. E alla festa Fai c’è la “camionista” Santanché
Pietro Barachetti
Un viaggio nel passato, per capire meglio il presente e per prepararsi ad affrontare nel migliore dei modi un futuro sempre più difficile. È questo il percorso che la Fai, Federazione autotrasportatori italiana (la più grande associazione imprenditoriale del settore trasporto merci per conto di terzi su strada in Italia, con oltre 25mila aziende iscritte per circa 100mila veicoli e più di 50 associazioni territoriali di rappresentanza) si appresta a compiere, il 15 e 16 giugno, a Montecatini Terme dove la federazione è nata 50 anni fa e dove si appresta a tornare per celebrare un compleanno storico. Un evento durante il quale verranno ripercorse le tappe più importanti della storia delle federazione e dell’autotrasporto, ma che rappresenta anche l’occasione per analizzare la situazione attuale, dopo sei lunghissimi anni passati a inseguire una crisi economica senza fine, e per valutare le prospettive. Con una grande consapevolezza: che oggi, come 50 anni fa, come ha sottolineato il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, alla vigilia dell’evento, “il principale obiettivo resta sempre quello di continuare a unificare le tante associazioni territoriali e nazionali esistenti per dare vita a una unica federazione, più forte proprio perché schierata compatta”. Numerosissimi i protagonisti attesi alla due giorni, a cominciare dall’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, da Antonio Marzano, copresidente della Consulta del Cnel, il Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro, da Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, da Altero Matteoli, ex ministro dei Trasporti e oggi presidente della Commissione lavori pubblici e comunicazioni. Prevista anche la presenza del neoministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Maurizio Lupi, mentre a fare gli onori di casa, nella sua veste di presidente onorario di Conftrasporto, sarà Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit e membro del consiglio di amministrazione di Mediobanca e di Abi, Associazione bancaria italiana, nonché presidente di Gemina, dell’Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori, di Aeroporti di Roma. Fra i rappresentanti del mondo dell’autotrasporto che verranno premiati nel corso dell’evento c’è un nome tanto noto quanto forse inatteso: quello di Daniela Santanché, la cui famiglia lavora nel settore dell’autotrasporto. “Montecatini rappresenta un punto di ripartenza fondamentale per il mondo dell’autotrasporto”, ha sottolineato Paolo Uggè. “E proprio rileggendo la storia di questi 50 anni spero impareremo tutti a non ripercorrere gli errori compiuti in passato e a fare davvero squadra, tutti insieme, riaccendendo i motori dell’entusiasmo che, mezzo secolo fa, spinse i pionieri della Fai a scrivere le prime pagine di questa straordinaria storia e spazzando via l’egoismo, l’opportunismo dei mestatori e l’apatia degli sprovveduti, le inutili e dannosissime lotte interne senza i quali probabilmente a quest’ora molti problemi del mondo dell’autotrasporto sarebbero già stati risolti da tempo. Cinquant’anni fa qualcuno disse: “chi ha un automezzo ha un problema, chi ne ha dieci, cento, ha un problema moltiplicato per dieci, cento volte. Oggi vale la stessa cosa, e per risolvere quei problemi serve raggiungere i traguardi che ci siamo da tempo prefissati: una forte e unica federazione; l’autotrasporto diretto interlocutore del governo; uomini del trasporto al governo e nel parlamento; rispetto e dignità per l’uomo autotrasportatore; regole e controlli; maggior sicurezza sulle strade; autonomia sindacale; schiena diritta nei confronti di tutti; integrazione nella Ue e tra le federazioni europee; coordinamento legislativo e amministrativo tra trasporti, interni, industria e commercio: in sostanza un coordinamento o un’autority del trasporto e della logistica”. L’evento organizzato a Montecatini terme per il 50° anniversario della nascita della Fai sarà anche l’occasione per presentare i risultati di un’indagine commissionata da Fai Conftrasporto per fotografare l’andamento del settore, analizzando il livello di fiducia delle imprese nei confronti dell’economica italiana, i rapporti con le banche, con particolare riferimento alla concessione di crediti e delle condizioni, l’impatto delle normative sulla sicurezza stradale. “Un’indagine”, ha anticipato Paolo Uggè, da cui emerge fortissimo un dato: la volontà del mondo dell’autotrasporto di associarsi, di fare squadra, per far sentire sempre più forte la propria voce”.