Strada Facendo

La strage dei pedoni, 11 morti a settimana: un terzo perde la vita sulle strisce

Una strage quotidiana, che vede l’Italia ancora una volta tristemente protagonista. Ogni settimana, infatti, sulle strade del nostro Paese perdono la vita undici pedoni che, come ha spiegato il segretario generale della Fondazione Ania, Umberto Guidoni, “nell’ultimo anno hanno fatto complessivamente registrare 589 vittime e oltre 20mila feriti. Numeri che richiamano l’attenzione su quella che è una vera e propria emergenza sia a livello nazionale, sia a livello mondiale. Non è una caso che, proprio in questi giorni e su questo tema, sia arrivato un appello anche dalle Nazioni Unite”. Le parole di Umberto Guidoni arrivano alla vigilia della seconda Settimana mondiale della Sicurezza stradale indetta dalle Nazione Unite dal 6 al 12 maggio del 2013 e che, quest’anno, sarà dedicata proprio alla sicurezza dei pedoni.

Secondo le statistiche, una persona su quattro che muore negli incidenti stradali nel mondo è un pedone, per un totale di 270mila morti ogni anno. In Italia, spiega la Fondazione Ania che cita dati Care 2010, la percentuale è del 15 per cento, ma il nostro Paese è uno dei peggiori in Europa per numero di pedoni morti, preceduto solo da Polonia e Romania. “Il confronto con l’Europa e le statistiche mondiali”, prosegue il segretario generale della Fondazione Ania, “ci debbono spingere ad affrontare il problema della tutela dei pedoni e, più in generale, degli utenti deboli della strada. Per quanto riguarda il nostro Paese, è indispensabile avviare un processo che porti a un cambiamento radicale del modo di pensare, inculcando una profonda cultura del rispetto delle regole della strada. In altri Paesi d’Europa, le strisce pedonali sono un “territorio blindato”, un luogo dove il pedone è protetto. Da noi ancora non è così e dobbiamo lavorare per convincere tutti che le regole vanno sempre rispettate. Per fare ciò, è fondamentale un impegno condiviso con azioni che coinvolgano il settore pubblico, quello privato e, non da ultimi, i media che svolgono un ruolo prioritario nell’opera di sensibilizzazione ed informazione della collettività”. Un terzo dei pedoni morti in Italia è stato travolto proprio mentre era su un attraversamento pedonale. Tra le varie iniziative portate avanti dalla Fondazione Ania c’è stato il finanziamento per il ripristino di oltre 650 attraversamenti pedonali pericolosi a Roma, inserito tra i progetti di un protocollo di intesa con il Comune della Capitale. “Il progetto delle strisce pedonali a Roma”, conclude Guidoni, “rappresenta un positivo esempio di come si possa intervenire a tutela dei pedoni. Nella Capitale il numero dei pedoni morti è sceso di un terzo in due anni, passando da 65 a 44. Non possiamo certo illuderci che ciò sia stato possibile solo grazie alla nostra opera sulle strisce pedonali, ma da questa esperienza è arrivato un segnale chiaro: creando un dibattito sul tema, stimolando le pubbliche amministrazioni e sensibilizzando i cittadini, è possibile ottenere risultati tangibili”.

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