Se un volo con una o più coincidenze arriva con un ritardo pari o superiore a tre ore, i passeggeri hanno diritto a un rimborso economico. Lo ha stabilito con una sentenza la Corte di giustizia Ue del Lussemburgo. Il fatto che il ritardo del volo iniziale non abbia superato i limiti stabiliti da quanto previsto dal diritto Ue non incide sul diritto all’indennizzo. Secondo la sentenza della Corte di giustizia Ue, l’indennizzo è forfettario, di un importo compreso tra i 250 e i 600 euro, in funzione della lunghezza del volo, e determinato sulla base dell’entità del ritardo a destinazione.
La Corte si è espressa in merito a una causa presentata da Luz-Tereza Folkerts nei confronti di Air France. Munita di una prenotazione per un volo da Brema (Germania) a Asuncion (Paraguay), via Parigi e San Paolo, la passeggera ha subito un ritardo di due ore e mezzo, nell’orario di partenza iniziale, con uno slittamento delle coincidenze, accumulando un ritardo, all’arrivo, di 11 ore rispetto a quanto previsto. Quanto alle conseguenze finanziarie per le compagnie, possono essere attenuate se il vettore è in grado di dimostrare che il ritardo prolungato è dovuto a circostanze eccezionali e inevitabili. L’indennizzo può essere ridotto del 50 per cento, se il ritardo rimane inferiore alle quattro ore, per un volo superiore ai 3500 chilometri.