Sono addirittura due milioni gli italiani che rischiano un colpo di sonno mentre guidano. La stima arriva dalla Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno. Ma attenzione, solamente il cinque per cento di questi due milioni ne è consapevole. I più esposti ai colpi di sonno sono gli autotrasportatori, la categoria a maggiore rischio Osas, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
Un camionista su cinque ne soffre e le condizioni peggiorano con l’aumentare dell’età. Nelle altre categorie di lavoratori la sindrome delle apnee ostruttive del sonno colpisce una persona su dieci. Come nel caso dei colpi di sonno chi è affetto da Osas ignora solitamente il problema. Il sonno viene disturbato da micro risvegli impercettibili per chi dorme e la mattina al risveglio si ha la sensazione di essere riposati nonostante le pericolose apnee notturne. Negli adulti, l’individuo tipo che presenta apnea ostruttiva del sonno è obeso, con un particolare accumulo di grasso e tessuti nella faccia e collo. Un marchio distintivo delle Osas negli adulti è l’eccessiva sonnolenza diurna e capite che per chi guida questo è un problema gravissimo. Un adulto, ma anche un adolescente, con apnea ostruttiva severa instaurata da lungo tempo rischia di addormentarsi per periodi molto brevi nel corso di alcune tra le attività giornaliere più noiose. Nonostante questi preoccupanti dati l’Unione Europea non ha ancora reso obbligatorio anche per il futuro alcun sistema di allarme su auto e camion in grado di rilevare i colpi di sonno. Le iniziative di alcune case automobilistiche e di veicoli industriali sono sporadiche e potrebbero non avere seguito.