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Assicurazioni auto, nel mirino i nuovi regolamenti: “Aumenta solo la burocrazia”

Il nuovo regolamento (49/2012) dell’Isvap costringerà, secondo il presidente dell’Unione Europea Assicuratori Filippo Gariglio, “a un inutile e pesante modello burocratico formale” e gli assicurati/cittadini “a ulteriori firme su moduli mai letti”, senza risolvere il problema del caro Rc Auto. “Anche nei più recenti e positivi provvedimenti normativi”, scrive Gariglio, “non si sono affrontati con determinazione i nodi strutturali dei costi impropri che incidono sulle tariffe Rc Auto”. 

“Pensiamo per esempio all’elevato numero dei colpi di frusta, alle truffe, alla malavita organizzata, ai contrassegni falsi o ai veicoli non assicurati, ai problemi infrastrutturali, a una adeguata banca dati sinistri, a tabelle di invalidità uniformi per i tribunali e a criteri di giudizio certi e omogenei, oltre che rapidi. Tutti costi che gravano sugli automobilisti onesti”. Il nuovo regolamento avrebbe invece aumentato a dismisura le soluzioni burocratico-formali. “Gli agenti – e praticamente solo loro, essendo state esentate di fatto le polizze online o telefoniche – dovranno fornire tre preventivi Rca di Compagnie diverse, non sempre le stesse, anche ad un semplice rinnovo di polizza, spiegando esaustivamente tutti i preventivi e fornendo l’intera documentazione, nota informativa compresa”, spiega Gariglio. “Tale regolamento pone intanto un artificioso aggravio di costo solo agli agenti (basti pensare al tempo impiegato e alla carta utilizzata per mantenere traccia giustificativa in caso di controllo) e ciò determina un trattamento asimmetrico rispetto altri soggetti operanti nel mercato realizzando una forma di concorrenza sleale. Non si capisce come il cittadino assicurato via web o al telefono possa avere maggior cultura e conoscenza assicurativa – e sia pertanto sufficiente indicargli un comparatore ufficiale di preventivi – rispetto a chi ottiene informazioni direttamente da un agente, che gli spiega nel prezzo e nel valore le diverse garanzie di polizza”.
“Dall’Isvap, quale authority competente in materia”, prosegue il presidente dell’Unione Europea Assicuratori, “gli operatori si aspettavano un provvedimento riequilibratore rispetto alle incongruenze presenti in una normativa che concilia interessi molto lontani, a favore degli assicurati”. “In questa prospettiva”, conclude Filippo Gariglio, “appare anacronistico l’ulteriore bizantinismo normativo del Regolamento 49 dell’Isvap, interpretativo e integrativo dell’ art 34 del decreto n 1 del 24 gennaio 2012 (cosiddetto “Salva Italia”) poi convertito in legge. Esso infatti non fa che costringere gli agenti a un inutile e pesante modello burocratico formale, e gli assicurati/cittadini a ulteriori firme su moduli mai letti”.

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