Strada Facendo

Le biciclette vanno anche contromano, rivoluzione viabilistica a Roma

Doppio senso per le biciclette nelle strade a senso unico per tutti gli altri mezzi, estensione massima delle zone a limite 30 chilometri orari, installazione di rastrelliere per le biciclette non più sui marciapiedi ma a bordo strada, al posto oggi normalmente destinato alle automobili. È una vera rivoluzione quella che sta per vivere il centro storico di Roma, dopo un accordo siglato tra il presidente del I municipio, Orlando Corsetti, e gli attivisti del movimento #salvaiciclisti, insieme a rappresentanti di Legambiente. 

Tutti i punti sopra elencati fanno parte delle richieste del movimento, che tempo fa aveva iniziato una trattativa con il “minisindaco” del centro storico della capitale proprio per cominciare da Roma l’espansione concreta della mobilità ciclabile in Italia. Il doppio senso ciclabile recentemente è stato “promosso”, dopo anni di insistenza da parte della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), dal Ministero dei Trasporti, che in un parere emesso poche settimane fa aveva dato l’ok a una pratica già adottata in poche capitali europee (un esempio su tutti è Parigi), e che in Italia era stato avviato qualche anno fa dalla sola Reggio Emilia, con risultati positivi anche per il rallentamento naturale delle automobili, costrette finalmente “per legge” a convivere con le biciclette.
Nel parere il ministero indica le caratteristiche che una strada a senso unico deve avere per poter essere resa a doppio senso di marcia per le sole due ruote a pedali: larghezza minima di 4,25 metri, essere all’interno di una zona 30 km/h, interdetta al traffico pesante. Le proposte sono state riprese in un ordine del giorno del consiglio del I municipio, a firma di Alessandra Ferretti, che ha così convinto il ‘minisindaco’ del centro a valutare le richieste del movimento.
A iniziare la rivoluzione sarà il primo rione di Roma, Monti (lunedì 25 giugno), a cui seguiranno Trastevere e Testaccio, in seguito gli altri. L’obiettivo del I municipio, apprende l’Adnkronos, è collegare quanto più possibile le strade secondarie di ognuno dei quartieri centrali di Roma per creare una vera rete “bike friendly”, anche per ragioni turistiche.
Insieme con le due misure per la viabilità, inoltre, verranno studiate nelle prossime settimane le quote di parcheggio da assegnare a ciglio strada a speciali rastrelliere a forma di automobile per il parcheggio di biciclette.

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