Doccia svizzera per la Bmw. La Commissione della concorrenza (Comco) di Berna ha inflitto una multa di 156 milioni di franchi (circa 130 milioni di euro) al gruppo automobilistico tedesco Bmw per aver ostacolato le importazioni dirette e parallele. Dal canto suo la casa automobilistica bavarese respinge le accuse formulate nei suoi confronti. Secondo il gruppo tedesco quanto asserito dalla Comco non corrisponde al vero. Il costruttore automobilistico intende pertanto ricorrere al Tribunale federale. I clienti elvetici hanno potuto senza problemi acquistare automobili Bmw e Mini all’estero, afferma all’ats (agenzia di stampa svizzera) la portavoce Sandra Schillmöller.
La Comco si basa su sole 16 denunce, che oltretutto sono anonime. Ciò è in palese contrasto con le centinaia di automobili vendute a clienti svizzeri da concessionarie estere, sottolinea Schillmöller. Quanto all’ammontare della multa, 156 milioni di franchi, la portavoce afferma di non essere sorpresa: “Si tratta della pena massima possibile calcolata in base al fatturato”. Schillmöller afferma anche di non essere a conoscenza della clausola incriminata: Bmw rispetta sempre la legge dei paesi dove opera. “Il mercato svizzero è molto importante per noi”, ha poi precisato.