Sono gli ecoincentivi la soluzione per fermare il calo delle vendite delle auto. Per il 95,5 per cento dei concessionari italiani sono “fondamentali”. Lo rileva l’Osservatorio Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di autoveicoli di tutti i marchi commercializzati in Italia, che ha effettuato un sondaggio. Per i concessionari italiani dei brand generalisti occorre attuare subito il “piano triennale per svecchiare i 14 milioni di autoveicoli che hanno più di 10 anni, auto che inquinano e che spesso non sono dotate di dispositivi oggi irrinunciabili come Abs, Airbag, Esp”.
Il piano, che Federauto ha recentemente presentato al governo, prevede stimoli alla domanda da parte dello Stato fino alla ripresa naturale del mercato, che gli analisti prevedono possa avvenire dal 2015. “Si tratta”, ha spiegato il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, “di un piano a tutela di migliaia di imprese ma soprattutto dell’occupazione di un settore che sino a oggi ha garantito 1,2 milioni di posti di lavoro”. L’obiettivo del piano, che “prevede una exit strategy dove via via gli importi dello Stato diminuiscano fino a sparire”, è quello di “riportare il mercato attorno ai due milioni di pezzi, ossia alla media degli ultimi cinque anni”. Su ogni auto invenduta, ha sottolineato Pavan Bernacchi, “lo Stato non introita circa 5.000 euro tra Iva e tasse varie”, per cui “il progetto è a costo zero”.