Nonostante i ripetuti appelli lanciato dal mondo dell’autotrasporto perché il progetto Sistri venisse rivisto e corretto, il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti prosegue per la sua strada così com’è. Dal ministero dell’Ambiente è arrivata infatti una secca smentita sulle voci che volevano in fase di stallo il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi. “Le affermazioni secondo le quali sono fermi i test sulla funzionalità del Sistri non hanno alcun fondamento”, si legge in una nota del ministero guidato da Stefania Prestigiacomo.
“Non vi è alcun impasse e i test proseguono per concludersi, come previsto dalla legge, entro il 15 dicembre. Come emerso da una riunione del Comitato di vigilanza e controllo sul Sistri (del quale fanno parte esponenti delle categorie interessate e del ministero dell’Ambiente), dal 24 ottobre in poi si svolgeranno quattro test su specifici aspetti, entro il 10 novembre un grande test con le aziende con oltre 50 dipendenti cui ne seguirà, sempre entro novembre, un altro per le aziende da 11 a 50 dipendenti. L’obiettivo è testare, entro il termine fissato, tutti gli utenti Sistri per i quali il sistema entrerà in funzione in febbraio”, concludono i rappresentanti del ministero, aggiungendo che “naturalmente è prevista l’individuazione di quegli eventuali correttivi che si rendano necessari in base agli esiti delle sperimentazioni”.