In tempi di crisi economica globale parlare di grandi opere sembra quasi un azzardo. Se poi quest’opera è il ponte sullo Stretto di Messina, manufatto del quale sembrano essersi perse un po’ le tracce ecco che il coro degli scettici si fa più forte: “Non si farà mai”. Eppure il mastodontico ponte, così come in passato si è verificato per esempio per il tunnel della Manica, continua ad attirare grande attenzione. Le attività legate alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina sono state l’argomento di un incontro tenutosi tra la società Stretto di Messina e una delegazione cinese composta da rappresentati del ministero dei Trasporti, del ministero delle Ferrovie, del ministero del Commercio e dell’Istituto per la pianificazione e ricerca dei trasporti.
I temi dell’incontro, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti dell’Ambasciata cinese e della Regione Siciliana, hanno riguardato l’alta specializzazione e innovazione che caratterizza l’insieme degli interventi previsti per la realizzazione dell’opera dal punto di vista tecnico, procedurale, gestionale, ambientale e finanziario. L’incontro, richiesto nei mesi scorsi dalle autorità cinesi, si è infatti posto l’obiettivo di condividere il know how italiano sviluppato per il Ponte sullo Stretto di Messina, al fine di fornire elementi utili alla realizzazione del progetto di collegamento stabile attraverso lo Stretto di Qiongzhou. Si tratta di un’opera programmata dal governo di Pechino per portare l’alta velocità ferroviaria dal Continente all’isola di Hainan, importante centro economico, di comunicazione e turistico della Cina meridionale. “Il ponte sullo Stretto di Messina”, ha dichiarato l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, “è un prodotto di altissimo profilo che da sempre riscuote un grande interesse internazionale. Nei prossimi giorni incontreremo delegazioni di altri Paesi. Ad oggi infatti disponiamo di un know how, tutto italiano, che molti chiedono di conoscere a testimonianza che l’opera sta già producendo effetti positivi per l’intero sistema paese anche in termini di capacità realizzativa”.