“Prendo atto di alcune considerazioni interessanti contenute nel parere reso dalla commissione Ambiente del Senato sul ripristino del Sistri, ma quello che non accetto è il fatto che, non estendendo l’obbligo della tracciabilità dei rifiuti alle imprese straniere di trasporto, si consentirebbe alle ecomafie e alla criminalità organizzata di continuare tranquillamente a commettere i propri reati e illeciti ambientali senza opporre alcun valido controllo sul ciclo della gestione dei rifiuti. Altrettanto inaccettabile è il fatto che nessuno, in commissione al Senato, abbia pensato a indicare nel documento la strada che porta a controlli sulle imprese di trasporto straniere”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, interviene nuovamente sulla sorte del Sistri, ribadendo che da tempo l’associazione dei trasportatori ha presentato proposte concrete per avere un sistema tracciabile che non complichi la vita alle imprese e che sia effettivamente utile a combattere il fenomeno delle ecomafie. A tal fine Uggè torna a proporre l’istituzione di una specifica commissione, magari presieduta proprio dal procuratore antimafia Piero Grasso, per verificare l’attendibilità delle proposte avanzate dagli operatori del settore.