Basta con i percorsi a zig zag, con i sobbalzi, con i disagi. L’emergenza buche sulle strade a Roma finirà. Ma per circolare su un manto perfetto, o quasi, bisognerà aspettare la fine del prossimo anno. La data è stata fatta direttamente dal sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, durante il giro fatto lunedì tra i cantieri aperti nel centro di Roma. “Nel 2011”, ha detto il primo cittadino, “abbiamo dato una grossa botta, ma il grosso lo faremo l’anno prossimo. Con quest’anno saremo a un terzo del percorso; l’anno prossimo faremo i due terzi rimanenti: per la fine dell’anno prossimo pensiamo di poter risolvere l’emergenza delle buche”.
Per la manutenzione straordinaria dei fondi stradali, il Campidoglio quest’anno ha stanziato circa 63 milioni di euro su 170 cantieri, in particolare, nelle periferie, a cui si aggiungono una ventina speciali in centro. “Ma l’anno prossimo i fondi dovranno essere almeno di 200 milioni”, ha annunciato Alemanno, “compatibilmente con la manovra finanziaria e i patti di stabilità”.
Il sindaco di Roma ha anche fatto una panoramica dei lavori che caratterizzeranno la parte finale del suo mandato: “Quelli che abbiamo visto lunedì”, ha detto Alemanno, “sono alla base di due degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo che abbiamo presentato nei mesi scorsi. Il primo è la pedonalizzazione del Tridente. Il secondo è la riqualificazione dell’area archeologica centrale con la pedonalizzazione di una parte di via dei Cerchi. Inoltre in autunno si partirà con i lavori di restauro del Colosseo in vista del 2020 ed entro la fine dell’anno prossimo pensiamo di poter completare la nuvola di Fuksas, all’Eur, aprendolo a gennaio 2013. Bisogna andare sui progetti strategici coinvolgendo sempre più i capitali privati, così come è stato per il caso di Tod’s.
Tutto il lavoro che abbiamo svolto perciò, un lavoro in profondità si renderà visibile, atterrerà sulla città. Anche l’approvazione della delibera per la metro fino a Casal Monastero va in questa direzione”. A chi gli chiedeva se questi lavori potessero essere letti come una sfida la suo avversario nella competizione per il Campidoglio nel 2013, Alemanno ha risposto: “L’attività di un sindaco si misura su ciò che ha fatto. La nostra è stata una svolta profonda, che ora sta emergendo in tutta la sua evidenza”.