Auto elettriche troppo care? Dal 2012 potrebbe non essere più così. Martedì le commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera hanno infatti adottato un testo base per garantire una serie di incentivi a chi acquisterà un’auto elettrica. Il testo, che andrà all’esame dell’Aula dopo la pausa estiva e potrebbe presto diventare legge, prevede un incentivo fino a 5.000 euro per le auto acquistate entro il 2012. Il bonus dovrebbe poi scendere a 3.000 euro per il 2013, 2.000 per il 2014 e 1.000 euro per il 2015.
La legge in questione potrebbe contribuire in maniera significativa allo sviluppo del segmento delle elettriche pure, che attualmente occupa solo lo 0,2 per cento del mercato. Sono solamente sei i modelli in vendita: la Citroen C Zero, la Mitsubishi i-Miev, la Nissan Leaf, la Peugeot iOn , la Renault Kangoo ZE e la Smart electric drive. Dai primi mesi del 2012 la gamma si allargherà però con l’arrivo della Opel Ampera, della Chevrolet Volt – entrambe elettriche con “range extender” termico – e della Renault Fluence ZE.
Ma da dove arriveranno i fondi per gli incentivi? La copertura sarà ricavata da una tassa di un centesimo e mezzo di euro per ogni bottiglia di plastica venduta al pubblico. Andrea Lulli, capogruppo Pd nella commissione Attività produttive della Camera e primo firmatario della proposta di legge spiega, “il comitato ristretto ha fatto un lavoro positivo” per cui una legge potrebbe essere licenziata “già alla ripresa dei lavori parlamentari, dopo la pausa estiva”. Le norme del testo base, di cui è relatrice Deborah Bergamini (Pdl), unificano due proposte: una di Lulli, l’altra di Agostino Ghiglia (Pdl). Il testo non si limita agli incentivi all’acquisto, ma disegna, su tutto il territorio nazionale, le reti di ricarica a servizio dei veicoli alimentati ad energia elettrica.
“Per una volta dalla maggioranza arriva una doppia buona notizia”, commenta il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. “Gli incentivi per chi acquista un’auto elettrica con copertura finanziaria tramite una tassazione di 1,5 centesimi sulle bottiglie di plastica favorisce una tecnologia che sarà dominante nel futuro, e al contempo colpisce le bottiglie di plastica, che sono inquinanti e derivate da fonti fossili, quindi che pesano sulla bilancia energetica del Paese”.