“Il progetto – si legge in un comunicato di Fiat – nasce dall’analisi e valutazione dell’andamento del settore automobilistico che negli ultimi anni è stato particolarmente colpito dagli effetti della recente e non ancora superata crisi economica mondiale. Quest’ultima ha generato una significativa contrazione dei volumi di vendita e, conseguentemente, inciso anche sulla profittabilità del business delle concessionarie. Il nuovo modello distributivo ruota attorno all’idea di un’organizzazione commerciale costruita a partire dal cliente e dal modo in cui è vissuta l’esperienza di acquisto di un’autovettura: il fine è quello di soddisfare al meglio le sue esigenze, sia in termini di qualità sia di gamma di prodotti e servizi offerti attraverso una presenza più razionale e funzionale sul territorio”. E come verranno individuati i nuovi punti vendita per acquistare una Fiat? “L’identificazione del nuovo profilo dei concessionari, avverrà sulla base di parametri di eccellenza sia in termini di “customer satisfaction” sia di efficienza aziendale – spiegano sempre dalla casa torinese – Fiat Group Automobiles sarà direttamente impegnata a promuovere e implementare il processo di rinnovamento della rete distributiva che inizierà ad operare da giugno 2013. Con l’occasione i contratti della nuova rete verranno adeguati alle novità legislative comunitarie di recente introduzione e il cui assetto definitivo avverrà nel 2013”.