È vero, i limiti di velocità e le relative sanzioni non permettono di premere troppo sull’acceleratore. Anche il senso di responsabilità della maggior parte dei guidatori del nostro Paese fa sì che in fondo quelli che portano la propria auto ai limiti siano, fortunatamente, pochi. Ciò nonostante gli italiani scelgono di montare pneumatici sempre più performanti. Secondo Federpneus, l’associazione nazionale rivenditori specialisti di pneumatici, comparando le vendite di coperture di ricambio nel 2000 e nel 2009 emerge che la quota di quelle con codici S e T (e quindi omologate per velocità massime fino a 180 e 190 km all’ora) è scesa di oltre 20 punti percentuali, passando dal 67 per cento del 2000 al 46,2 per cento del 2009. Aumentano invece le quote degli pneumatici con codici di velocità più elevati. Per il codice H (fino a 210 km all’ora) si passa dal 19,6 al 24,5 per cento, per il codice V (fino a 240 km all’ora) si passa dal 9,3 al 16,5 per cento, per i codici ancora più elevati si passa dal 4,1 al 12,8 per cento.
Secondo Federpneus la crescente incidenza degli pneumatici con codici più elevati è dovuta all’evoluzione dell’offerta di autovetture, che, anche per le gomme, tende a proporre al pubblico soluzioni sempre più performanti. Come è noto, spiega sempre Federpneus, negli ultimi anni si è registrato anche nel nostro Paese un forte calo dei livelli di sinistrosità. Il merito è delle nuove norme introdotte e dei controlli più stringenti, ma anche, e in misura rilevante, del miglioramento delle caratteristiche di sicurezza degli autoveicoli e di dispositivi particolarmente importanti per la sicurezza quali gli pneumatici. Al di là degli sviluppi tecnologici, resta comunque determinante la collaborazione degli automobilisti che devono mantenere in efficienza i loro autoveicoli e naturalmente anche gli pneumatici.