Attualmente sono due le navi noleggiate dalla Saremar, la società di navigazione controllata al 100 per cento dalla Regione sarda: si chiameranno Dimonios e Scintu, il primo nome ricalca il celebre appellativo della Brigata Sassari, il secondo si riferisce a un eroe di guerra degli stessi Sassarini. Le navi sono state varate nel 2009 dai cantieri Visentini, in provincia di Rovigo, e possono ospitare 836 passeggeri e circa 250 auto. I collegamenti da Civitavecchia a Golfo Aranci saranno due al giorno, mentre da Vado Ligure a Porto Torres quattro la settimana. Il noleggio delle navi – hanno spiegato l’assessore dei Trasporti Christian Solinas e l’assessore del Turismo Luigi Crisponi – costerà alla Regione sarda 15 mila euro al giorno per ciascun traghetto. Le prenotazioni sono partite ufficialmente venerdì mattina sul sito internet della Saremar, mentre contemporaneamente scatterà una campagna di comunicazione da 3 milioni di euro, che coinvolgerà in particolare la città di Milano con pubblicità su tram e autobus.
“Si tratta di un esperimento, che durerà tutta l’estate”, ha chiarito il governatore Cappellacci, “ma è chiaro che puntiamo a estendere i collegamenti tutto l’anno, soprattutto per venire incontro alle esigenze, non solo di turisti ed emigrati, ma anche di chi viaggia per lavoro, in particolare gli autotrasportatori. E sui traghetti”, ha sorriso Cappellacci, “finalmente sentiremo parlare anche in sardo”. Le due navi di tipo Ropex, lunghe circa 180 metri e dalla velocità di 21 nodi, avranno infatti personale sardo a bordo e tutti i prodotti – come ha ricordato l’assessore Crisponi – avranno il logo della Sardegna. Ogni cabina, invece, avrà il nome di una località della Sardegna.
“In pochi ci credevamo, ma ci siamo riusciti”, ha commentato soddisfatto il governatore Cappellacci, “nessuna guerra alle compagnie, la nostra è solo legittima difesa dopo l’aumento delle tariffe che ha danneggiato sardi e turisti in vista della stagione estiva. E già sento parlare di sconti e promozioni da parte delle altre compagnie, ciò significa che la nostra iniziativa è servita a qualcosa”.