Il profilo sul potenziale acquirente fotografato al Dealer day è variegato. C’è chi sceglie l’auto verde perché sensibile ai temi ecologici – tanto da dichiararsi disposto a pagare un extra del 10 per cento rispetto al prezzo di un’auto convenzionale – chi, invece, per risparmiare sul costo della benzina e chi, infine, sceglie quella elettrica per avere un’auto esclusiva e distinguersi.
Il target più interessato è quello giovane e urbanizzato, i cosiddetti “First Movers”: maschi (57 per cento) in possesso di una laurea (46 per cento) e master e con oltre 20.000 euro di reddito. Secondo un sondaggio svolto da Interauto e presentato a Verona, sono quattro le doti per l’acquisto di un’auto elettrica: il prezzo in linea con le auto tradizionali (32,8 per cento), un sistema efficace di ricarica batterie (27,3 per cento), i tempi di ricarica più rapidi (18,5 per cento), le politiche di incentivi all’acquisto (15,4 per cento). Se da un lato quindi si registra una forte attenzione degli italiani verso l’auto del futuro, dall’altro rimane il grosso problema dei costi e del coinvolgimento delle reti nelle diverse modalità di marketing.