Strada Facendo

Bagni sporchi e market cari, troppe carenze nelle stazioni di servizio

Bagni sporchi, barriere architettoniche, market poco conveniente e privo di prodotti essenziali come il kit di pronto soccorso: sono queste le ragioni che hanno fatto bocciare la “Piani d’Invrea Sud”, sulla A10 Savona-Genova, tra Varazze e Arenzano. La stazione di servizio è l’unica tra le nove testate nel nostro Paese a non aver superato l’indagine EuroTest condotta dall’Aci, con la collaborazione di altri 17 Automobile Club internazionali, in 11 Paesi europei. Un’analisi che ha permesso di monitorare lo stato di 77 stazioni autostradali in tutta Europa. Il quadro emerso non è idilliaco: nessuna ha ottenuto il massimo dei voti e sei (tra cui quella sull’A10) non hanno superato l’esame. L’analisi ha riguardato gli impianti di rifornimento, i servizi igienici e i punti vendita collegati alle compagnie petrolifere: eventuali aree commerciali di altri marchi non sono state oggetto di test. I cinque migliori impianti analizzati si trovano nell’Europa dell’Est: due nella Repubblica Ceca, due in Slovenia e uno in Croazia. In Italia il punteggio più alto è stato assegnato alla stazione “Paganella Est” sulla A22 Verona-Brennero tra Trento e San Michele all’Adige, in provincia di Trento, per completezza delle dotazioni di servizio agli automobilisti, accesso ai bagni senza barriere architettoniche, segnaletica chiara in entrata e in uscita dalla stazione. Le stazioni di servizio non brillano in igiene. L’esame dei bagni delle 77 aree di rifornimento è infatti stato integrato dall’analisi batteriologica condotta da un laboratorio specializzato, che delinea uno scenario preoccupante: in 20 stazioni è stata rilevata una situazione potenzialmente dannosa per la salute e in 12 addirittura nociva. In generale, il 40 per cento dei servizi igienici sono risultati sporchi. In Italia, emerge dal test, sei impianti su nove sono stati bocciati sotto questo profilo. Si rischia di più nei bagni delle donne, dove l’8 per cento dei campioni prelevati è risultato essere insalubre.  “Quello che stupisce”, ha dichiarato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, “è  che nel 2011 vadano ancora denunciate carenze strutturali e qualitative nella rete di assistenza ai viaggiatori. Sollecitiamo quindi i gestori delle stazioni di servizio ad effettuare gli ormai improrogabili interventi di ammodernamento degli impianti. La mobilità responsabile e sostenibile si persegue anche con un’informazione puntuale e dettagliata agli automobilisti e in quest’ottica stiamo per lanciare il primo Atlante europeo delle strade sicure, che evidenzierà i punti più pericolosi della rete stradale e tutte quelle criticità che compromettono il comfort e la sicurezza di chi si muove”. Sul sito dell’Aci sono disponibili le tabelle riepilogative  in formato pdf a questo link e l’indagine completa di EuroTest (clicca qui).

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