“L’inquinamento acustico non è soltanto un disturbo ambientale, ma anche una minaccia alla salute pubblica”, spiega Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell’Oms Europa, “ci auguriamo che le nuove evidenze presentate in questo rapporto esortino Governi e autorità locali a introdurre politiche di controllo del rumore a livello nazionale e locale, proteggendo così la salute dei cittadini europei da questo rischio emergente”. Nel Vecchio continente, tra i fattori di rischio ambientale, gli effetti del rumore sulla salute sono secondi in grandezza solo a quelli provocati dall’inquinamento dell’aria. Una persona su tre è infastidita durante il giorno e una su cinque è disturbata nel sonno dal frastuono proveniente dalla strada, dalle ferrovie e dagli aeroporti. Questo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e di alta pressione del sangue, sottolineano gli esperti. L’auspicio è che nuovi dati ed evidenze scientifiche possano “influenzare l’aggiornamento della Direttiva Ue incorporando limiti più rigidi per l’inquinamento acustico ed estendendola ad altre parti della Regione”, commenta Rok Ho Kim, esperto rumore e salute dell’Oms Europa e coordinatore del progetto Oms per la realizzazione del rapporto. Le auto e altri mezzi elettrici e non a motore a scoppio potrebbero in tal senso risolvere diversi problemi. Anzi su questo fronte pare aprirsi una questione diametralmente opposta, ossia un rischio da veicolo troppo silenzioso, difficile cioè da avvertire per i pedoni quando attraversano una strada con un angolo cieco.