Strada Facendo

Tir contromano, Conftrasporto chiede verifiche sulla filiera

Omicidio colposo plurimo: di questo è accusato il conducente di origine ucraina che domenica 6 febbraio è entrato in autostrada contromano dal raccordo Sistiana-Trieste della A4. Gli organi di informazione hanno dato ampio risalto al fatto di cronaca, costato la vita a due persone, padre e figlia rispettivamente di 36 anni e 17 mesi, e le drammatiche riprese televisive, effettuate dalle telecamere posizionate sul tratto autostradale, hanno fatto rapidamente il giro della rete web. La Conftrasporto, proprio in relazione alla gravità e agli esiti luttuosi dell’evento ha scritto al Prefetto di Trieste e alla Polizia della Strada del Comando competente, alla Direzione Centrale Polizia del Ministero dell’Interno, e per conoscenza al sottosegretario di Stato Bartolomeo Giachino, chiedendo se siano stati avviati anche gli accertamenti di eventuali corresponsabilità dei soggetti della filiera del servizio di trasporto.
Verifiche che la Confederazione ritiene necessarie in virtù di norme di legge sulla sicurezza nella circolazione stradale e sicurezza sociale, e di accertamento della regolarità del mercato dei servizi specifici. Regole che sono state approvate proprio per appurare se siano stati posti in essere da tutti i comportamenti utili a evitare una simile tragedia, indipendentemente dal fatto che il veicolo industriale fosse scarico all’atto dell’evento.
Sotto, il camion contromano ripreso dalle telecamere dell’Anas.
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