La commissione sarà composta dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Garante prezzi, dai rappresentanti delle associazioni dei consumatori e dagli operatori della filiera.
I prezzi dei carburanti stanno mandando su tutte le furie le associazioni dei consumatori e Saglia, in una nota, respinge le accuse arrivate proprio da loro. Adusbef e Federconsumatori avevano infatti sollecitato “un’attenzione necessaria e improrogabile del Governo rispetto ai problemi urgenti che affliggono le famiglie”. La risposta di Saglia non si è fatta attendere: “Il ministero sta lavorando a un provvedimento per l’attuazione della riforma dei carburanti che possa ridurre i prezzi allineandoli alla media europea, con una riduzione nella misura di 3/4 centesimi per litro. Per combattere la speculazione internazionale, che è una delle cause del rialzo dei prezzi”, afferma Saglia, “proporremo al consiglio Europeo dell’Energia la costituzione di una borsa europea del petrolio. Il progetto è stato realizzato dal Ministero dello Sviluppo economico di concerto con l’Autorità per l’energia. Il Governo”, conclude il sottosegretario, “sta dimostrando la massima attenzione e il massimo impegno nei confronti del problema dei prezzi dei carburanti. Si tratta di una riforma strutturale che deve essere condivisa con tutti gli attori della filiera. È normale incappare in rallentamenti durante il percorso. Le polemiche sollevate dalle associazioni dei consumatori sono dunque del tutto strumentali”. Sull’avvio della commissione si è espresso anche il Codacons. “Un passo positivo”, si legge in una nota, “ma che rischia di non apportare alcun beneficio concreto ai cittadini vessati dal caro-benzina”, perché l’organismo non avrà un potere di intervento concreto. “Non basta accertare l’esistenza della doppia velocità sui prezzi dei carburanti, perché tale fenomeno è già noto e provato”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “Ciò che serve sono misure efficaci tese a combattere le speculazioni sui listini e portare ad una drastica riduzione dei prezzi alla pompa. Senza un potere di intervento concreto, quindi la Commissione sarà il solito osservatorio che vede e registra, ma che non cambia lo stato delle cose e non aiuta gli automobilisti”.