Per questi motivi Fai Conftrasporto lancia ad Anas e Provincia un appello per fare in modo che le strade di Sondrio siano sempre utilizzabili in condizioni di piena sicurezza, intervenendo prima che si verifichino gli incidenti. “Situazioni”, come spiega De Campo, “come quella che si è creata di recente sulla statale 38 all’altezza dello svincolo di Grosio, dove l’asfalto si era trasformato in una lastra di ghiaccio e a causa della cattiva e tardiva manutenzione si è sfiorata la tragedia, devono essere evitate. Quel giorno, qualcosa non ha funzionato: i trasportatori, che sono soliti percorrere le nostre strade anche di notte, in quell’occasione hanno ripetutamente segnalato la pericolosità di quel tratto. Purtroppo, però, non c’è stato un vero e proprio intervento, e poche ore dopo è avvenuto l’incidente che ha paralizzato il viadotto. Dunque, senza porsi l’obiettivo di una manutenzione adeguata, costante e tempestiva nei casi di emergenza, il pur sacrosanto richiamo alle ordinanze che impongono di viaggiare con le gomme da neve e con le catene a bordo da solo”, puntualizza il presidente De Campo, “non è sufficiente a garantirci la sicurezza quando viaggiamo nella nostra Valle”.
Con la neve e il ghiaccio, sulle strade spuntano come funghi anche le buche. Una problematica sulla quale la Fai provinciale pone l’accento. Buche disseminate sulla rete viaria locale che deve sostenere un notevole traffico di mezzi pesanti provenienti dalle industrie dell’Alta Valle.
“Nel costituendo tavolo dell’autotrasporto”, conclude De Campo, “che vedrà la luce entro primavera, coinvolgendo tutti gli attori interessati (soggetti responsabili delle strade statali e provinciali, forze dell’ordine e associazioni di categoria), metteremo il tema della viabilità e del viaggiare in sicurezza tra le priorità da affrontare e risolvere”.