Non è entrato invece in vigore l’obbligo del casco, per i minori di 14 anni e il rischio di perdere i punti della patente in caso di infrazioni su due ruote, che erano stati depennati nei passaggi della legge 120 dalla commissione della Camera a quella del Senato.
La Federazione italiana amici della bicicletta ha messo a disposizione dei suoi soci dei giubbini catarifrangenti a norma con le ultime direttive europee attraverso le associazioni federate (120 in tutta Italia). La Fiab dal sito urbanocreativo.it sollecita inoltre tutti i ciclisti che circolano la sera a dotarsi di impianto di illuminazione funzionante e di catarifrangenti: “Il Codice della strada”, spiega Lello Sforza della Fiab, “prevede come dotazioni minime per le biciclette usate in città campanello, luci anteriori e posteriori, catarifrangenti laterali, posteriori e sui pedali. L’uso dei catarifrangenti e delle luci per altro è obbligatorio di notte. Al momento dell’acquisto di una bicicletta occorre tenere bene a mente questi elementi. Purtroppo infatti la maggior parte delle mountain bike e delle bici da corsa sono prive di luci e non hanno spazio per il giubbino catarifrangente, e a volte anche le city bike in commercio non rispettano tutti i criteri richiesti”. Conclude Sforza: “Per permettere ai ciclisti di girare senza pericolo in città occorrono nuove strategie, anzitutto diffondere le zone 30 e il trasporto pubblico collettivo. Le piste ciclabili servono davvero solo dove il traffico è veloce e pesante. Ridurre il numero e la velocità delle auto in circolazione invece limitare gli incidenti e la loro gravità”.