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Tracciabilità dei rifiuti, nuove bocciature per il progetto Sistri

Il caso Sistri, il nuovo sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti che ha come obiettivo l’eliminazione dei reati connessi allo smaltimento illecito, continua a tenere banco. Nelle ultime ore è stato protagonista di un’audizione informale alla Commissione ambiente della Camera, presieduta dal vicepresidente, Roberto Tortoli (Pdl), alla quale erano state invitate tutte le confederazioni facenti parte di “Rete Imprese Italia”: Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani, oltre Conftrasporto. Una nuova occasione per sottolineare, come ha fatto l’esponente di Confcommercio Luigi Bianchi, i molti punti ancora oscuri del progetto, a partire dalle criticità della fase di distribuzione ma anche d’installazione delle black-box, per arrivare alla necessità di una fase di sperimentazione del sistema, necessità che ha spinto l’esponente di Confcommercio a chiedere una congrua proroga dell’avvio del nuovo sistema. E se il rappresentante della Cna, Tommaso Campanile, nel suo intervento ha voluto evidenziare come il nuovo decreto non semplifichi gli adempimenti in materia ambientale e non contribuisca affatto a fare chiarezza sul processo di assimilabilità dei rifiuti diversi agli urbani, rappresentando solo un nuovo costo aggiuntivo, l’esponente di Confartigianato, Giorgio Russomanno, ha invece puntato l’indice contro la gravità e pericolosità dell’apparato sanzionatorio. Al termine degli interventi dei rappresentanti delle Confederazioni, è intervenuto, a nome di Conftrasporto, anche Maurizio Quintaie, componente della commissione di vigilanza sul Sistri ormai pronta a insediarsi al ministero dell’Ambiente, che ha ribadito “la necessità di prevedere un congruo periodo di proroga, almeno fino al 31 dicembre 2010, dell’obbligo per le imprese e gli enti di iscriversi al sistema Sistri; di prevedere, nel rispetto delle norme sulla concorrenza, criteri e condizioni per l’applicazione del Sistri anche agli operatori stranieri; di tenere in considerazione i costi dell’introduzione del Sistri per le imprese, con particolare riguardo a quelle medio-piccole”.

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