Strada Facendo

Soccorso in autostrada: guasto o incidente, chi può intervenire?

Questa rubrica, curata dai legali dello studio legale Callipari di Verona, è a disposizione di tutti coloro che hanno un problema da risolvere legato al mondo del trasporto e della viabilità e desiderano ricevere un consiglio. Le domande vanno indirizzate alla redazione di Stradafacendo, all’indirizzo: baskerville@baskervillesrl.it

Domande

Ho visto che in passato un vostro legale (di Stradafacendo intendo) ha risposto a un quesito di un lettore. Posso rivolgersi anch’io una domanda? Come viene regolato il soccorso in autostrada? Chi può e chi non può intervenire? Sulla base di quali normative?
Federico

Com’è questa storia dell’Aci? Se mi capita un guasto in autostrada, non posso chiamare il mio meccanico di fiducia e farmi soccorrere dal suo carro attrezzi (come già successo su una normale strada provinciale?). Qualcuno delle associazioni che tutelano i consumatori può rispondermi? Grazie.
Luca

Non sono soddisfatto del fatto di essere obbligato a farmi assistere, in caso di incidente in autostrada, dal soccorso Aci anzichè da quello del mio centro di assistenza e di ricevere fatture di 7000 euro per interventi che altri servizi svolgerebbero a un settimo. È una cosa assurda. Un furto legalizzato derivante da accordi della lobbie delle assicurazioni. E come al solito a farne le spese sono i trasportatori.
Alberto

Risposta
Il soccorso stradale è attualmente disciplinato dalla Direttiva 24 maggio 1999 del Ministero dei Lavori pubblici e dai singoli regolamenti interni adottati da ciascuna delle società concessionarie autostradali all’interno delle convenzioni stipulate con gli operatori autorizzati a fornire i servizi di soccorso.
Si osserva come la gestione dei servizi di soccorso meccanico in autostrada risulta riservata esclusivamente ai soggetti titolari dell’autorizzazione che il concessionario o proprietario della strada attribuisce a società terze, le quali si avvalgono a loro volta di operatori di soccorso affiliati ai quali viene affidata una determinata tratta. La convenzione disciplina i diritti e gli obblighi dell’operatore di soccorso stradale, le modalità di gestione delle chiamate generiche e nominative da parte degli utenti, determina le tariffe massime da applicare a questi ultimi e le eventuali sanzioni da applicare agli operatori di soccorso in caso di ritardo o di totale inadempienza, soprattutto in quei casi in cui l’intervento assume i connotati del servizio pubblico.
Nel novembre del 2008 l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha accettato, rendendoli vincolanti, gli impegni presi dagli operatori di soccorso stradale e dalle società di gestione delle autostrade nell’ambito di un’istruttoria avviata per accertare l’eventuale presenza di abuso di posizione dominante con l’intento di massimizzare utili e ricavi a danno degli automobilisti. In base agli impegni presi, le tariffe per il soccorso dei veicoli leggeri sono destinate a scendere grazie al fatto che le selezioni per l’affidamento dei servizi dovranno avvenire con una base tariffaria praticata inferiore del 20 per cento rispetto a quella attualmente praticata.
 
Tra gli impegni vincolanti assunti nell’occasione, le società Anas, Autostrade per l’Italia e le concessionarie Strada dei Parchi e Sat si sono impegnate a eliminare il contributo di sala radio operativa, che, richiesto alle società adibite al soccorso, andava a influire negativamente sulle tariffe finali applicate agli automobilisti.
 
Nel complesso, secondo quanto sottolineato dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, gli impegni vincolanti comporteranno una maggiore concorrenza nel settore grazie alla possibilità di ingresso nel mercato del soccorso autostradale di nuovi operatori del comparto (la concessione, infatti, non riguarderà l’intera rete autostradale ma saranno istituite delle micro- tratte), con ricadute positive sugli automobilisti in termini di abbassamento dei costi del servizio. Le nuove norme prevedono, inoltre, la distinzione tra soccorso leggero e soccorso pesante in modo da consentire l’accesso anche agli operatori che non sono dotati di carri soccorso per il pesante.

avv. Ivan Di Costa

Exit mobile version