L’obiettivo del giovane inventore, appassionato di bicicletta, era quello di risolvere i due maggiori problemi che si trovano ad affrontare i ciclisti di città: i furti ancora troppo frequenti e lo scarso spazio a disposizione per parcheggiare la due ruote.
Per questo la sua Bendy Bike ha la parte centrale del telaio completamente snodabile, grazie a un sistema a cremagliera recuperato da una mountain bike usata. Durante la marcia i cavi che passano all’interno dei due tubi centrali della bicicletta mantengono il dispositivo in tensione e permettono di pedalare in totale sicurezza. Al momento del parcheggio però una chiave speciale permette di allentare la tensione dei cavi, ripiegare il mezzo su se stesso e avvolgerlo intorno al palo, con l’ulteriore possibilità di usare un unico lucchetto per bloccare contemporaneamente il telaio e le due ruote. Un accorgimento che in teoria non sarebbe necessario, se si pensa che ogni Bendy Bike è dotata di una sua chiave personale, e dunque solo il proprietario può sganciarla. Un’arma in più per il muoversi eco, insomma.